Un problema che parte dalle nostre case e si può combattere ogni giorno, con consapevolezza e strumenti intelligenti.
Ogni anno, in Italia, il cibo sprecato lungo tutta la filiera agroalimentare — dall’agricoltura alle nostre cucine — costa 14,1 miliardi di euro e pesa per oltre 4,5 milioni di tonnellate. Lo rivela il nuovo report Waste Watcher 2025, presentato in occasione della XII Giornata Nazionale di prevenzione dello Spreco Alimentare.
🧺 La maggior parte dello spreco avviene a casa
Il dato più sorprendente? Il 58,5% dello spreco avviene in ambito domestico, cioè proprio nelle nostre case. Questo equivale a:
- 1,9 milioni di tonnellate di cibo
- 8,2 miliardi di euro persi ogni anno
E il dato è in crescita del 9,4% rispetto al 2023, segno che la lotta allo spreco richiede ancora grande impegno e nuovi strumenti.
🍞 Gli alimenti più sprecati
Secondo l’indagine, ecco la top 5 dei cibi più gettati via:
- Frutta fresca
- Pane fresco
- Verdure cotte o crude
- Insalata
- Cipolle, aglio e tuberi
Il consumo poco attento e la cattiva gestione delle scorte alimentari portano a uno spreco medio settimanale di 617,9 grammi per persona, in netta risalita rispetto agli anni precedenti.
🧠 Gli italiani sono più consapevoli… ma serve di più
Il 55% degli intervistati dichiara di essere “attentissimo a non sprecare”, e l’84% afferma di sprecare cibo meno di una volta a settimana. Tuttavia, i numeri reali mostrano una discrepanza tra percezione e realtà.
📊 Anche chi si considera attento, può sprecare inconsapevolmente — per mancanza di organizzazione, scarsa visibilità in frigo o scelte d’acquisto sbagliate.
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✅ Conclusione
Lo spreco alimentare non è solo una questione di rifiuti: è un problema economico, ambientale e sociale. Ma è anche una sfida che possiamo affrontare partendo dalle nostre abitudini quotidiane.
📲 Con l’aiuto di strumenti come Rosmami e un pizzico di consapevolezza in più, possiamo salvare cibo, soldi e risorse preziose. Un gesto alla volta.