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🍅 La verità sulla scadenza: cosa significano davvero le etichette

“Consumare entro” o “preferibilmente entro”? Ecco quando buttare davvero un alimento e quando puoi ancora utilizzarlo in sicurezza.

Quante volte ti è capitato di buttare via un vasetto di yogurt solo perché era scaduto da un giorno? O di chiederti se quel pacco di pasta “scaduto” poteva essere ancora usato?

Molto spesso sprechiamo cibo per paura di sbagliare, quando in realtà basterebbe capire meglio le etichette.

Ecco una guida semplice per leggere in modo consapevole le scadenze e ridurre lo spreco alimentare in casa, in tutta sicurezza.

🗓️ Le due diciture fondamentali: qual è la differenza?

Le confezioni degli alimenti riportano due formule principali:

“Da consumarsi preferibilmente entro il…” (TMC - Termine Minimo di Conservazione)

  • Cosa significa: L’alimento mantiene al meglio le sue qualità (sapore, profumo, consistenza) fino alla data indicata.
  • Cosa succede dopo: NON è pericoloso mangiarlo, purché sia stato conservato correttamente.
    👉 Si può mangiare anche dopo la data indicata, usando i 5 sensi (vista, odore, sapore, tatto, buon senso).

💡 Esempi: pasta, biscotti, riso, conserve, cereali, tonno in scatola, cioccolato.

⚠️ “Da consumarsi entro il…” (scadenza tassativa)

  • Cosa significa: Dopo la data indicata l’alimento non è più sicuro dal punto di vista igienico.
  • Cosa succede dopo: Va buttato, anche se sembra ancora buono. I rischi per la salute possono essere seri.

💡 Esempi: carne fresca, pesce, latticini freschi, uova, prodotti pronti da frigo.

👁️ Come riconoscere se un alimento è ancora buono?

Per gli alimenti con TMC, puoi fare un piccolo test:

  • 📦 È sigillato e conservato bene?
  • 👃 Ha un odore normale?
  • 👁️ Non ha muffe o alterazioni evidenti?
  • 👅 Sa ancora di “buono”?

👉 Se tutte queste risposte sono positive, puoi usarlo tranquillamente!

📉 Quanto incide lo spreco da “falsa scadenza”?

Secondo la FAO e l’Unione Europea, fino al 10% dello spreco alimentare domestico è causato da una cattiva interpretazione delle etichette.

📊 Molti buttano cibo ancora perfettamente commestibile solo perché non conoscono la differenza tra “entro” e “preferibilmente entro”.

💸 E questo si traduce in decine di euro sprecati ogni mese — oltre a un impatto ambientale evitabile.

📲 Come può aiutarti la tecnologia?

App come Rosmami permettono di:

  • 📋 Tenere traccia delle scadenze reali
  • 📦 Organizzare la dispensa virtuale
  • 🔔 Ricevere promemoria su cosa consumare prima
  • 🍽️ Trovare ricette per usare ingredienti prossimi alla scadenza

➡️ Risultato? Meno sprechi e più risparmio, senza dover controllare ogni giorno cosa c’è nel frigo o nella credenza.

✅ Consigli pratici per non sprecare

  1. Etichetta i prodotti aperti con la data di apertura
  2. Applica il metodo FIFO (first in, first out) in frigo e dispensa
  3. Controlla visivamente e annusa sempre prima di buttare
  4. Organizza un giorno a settimana per “svuotare il frigo”
  5. Educa anche i bambini a riconoscere il cibo buono e quello da buttare

🔚 In conclusione

Leggere bene le etichette e conoscere la differenza tra le scadenze è uno dei gesti più semplici per ridurre lo spreco alimentare e risparmiare senza rischi.

👁️‍🗨️ Usa i sensi, il buon senso… e un po’ di tecnologia!

Ogni alimento salvato è una risorsa che non finisce nella pattumiera — ma in un piatto.


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